«Io sono la speranza, Io sono il Pd di Renzi»: Palmieri apre ad Avellino

by / sabato 9 maggio 2015 / Pubblicato in News

Beniamino Palmieri, sindaco di Montemarano e candidato nella lista del Partito democratico nella corsa a Santa Lucia, ha ufficialmente aperto la sua campagna elettorale aprendo le porte del suo comitato cittadino. Ad accoglierlo tanti sostenitori e diversi riferimenti politici ed istituzionali. Dal sindaco di Avellino, Paolo Foti, passando per il Presidente del Consiglio comunale del capoluogo, Livio Petitto, fino al segretario provinciale del Pd, Carmine De Blasio, al suo vice Ivo Capone e, ovviamente, l’onorevole Luigi Famiglietti.

Ad aprire le danze, Paolo Foti. Nel definire Palmieri «un sindaco giovane ed attento, un sindaco amico ed un amministratore illuminato che rappresenta un ridferimento assoluto del Pd sui territori», non ha rinunciato ad individuare nelle quattro candidature messe in campo dal Pd per questa contesa, «la migliore miscela possibile. Questa lista rappresenta al meglio il Partito democratico, perché è un perfetto connubio tra esperienza e rinnovamento e Beniamino, al quale rinnovo il mio più sincero in bocca al lupo, è un pezzo fondamentale di questo mosaico»

Quindi, il breve intervento del segretario De Blasio che non ha perso nemmeno questa occasione per rivendicare il percorso compiuto dal partito in vista di questa competizione e le scelte sulla composizione delle lista: «Ho creduto nel progetto che abbiamo portato avanti, nelle scelte compiute anche nelle difficoltà. Beniamino Palmieri rappresenta al meglio il potenziale di questa terra sui territori e la sua candidatura rappresenta un elemento di forza per il Partito democratico, un partito che, al di là delle polemiche, anche in questa provincia sa farsi carico della sfida del futuro»

Dopo De Blasio è arrivato il turno di Luigi Famiglietti che in qualche misura ha definito la cornice di quella che sarà la campagna elettorale di Beniamino Palmieri: «La candidatura di Beniamini dimostra, in primo luogo, che Matteo Renzi è attento a quel che accade sui territori. Beniamino non è solo un sindaco bravo e competente, ma è il volto del cambiamento necessario, è la proiezione di quel cambiamento che con fatica ma con determinazione Renzi sta portando avanti. Anche noi siamo convinti che questa è la lista migliore che il Pd irpino potesse mettere in campo, al di là delle polemiche. Allo stesso modo, diciamo che la candidatura di Palmieri è in primo volto rivolta a tutti quei cittadini e quegli elettori che pensano che non si può fare politica per tutta la vita, quei cittadini che vogliono tornare a credere nella politica e nella partecipazione»

Un assist perfetto per il diretto interessato. Palmieri, visibilmente emozionato, ha in prima battuta ripercorso la sua vita, gli studi, la laurea in economia che lo ha portato a lavorare all’Acca Software, assoluta eccellenza di questo territorio. Quindi l’esperienza politica a Montemarano, il miracolo di un percorso di rinnovamento che pareva impossibile portare a compimento ma che, invece, s’è risolto inm una vera e propria rivoluzione che ha trovato declinazione in importanti risultati, l’approvazione del Puc dopo quarant’anni, il grande lavoro fatto per la promozione delle straordinarie ricchezze di Montemarano, alla realizzazione di importanti opere pubbliche.

«La mia candidatura – ha detto Palmieri – è figlia di un percorso di rinnovamento che viene da lontano, noi siamo renziani da sempre e all’inizio eravamo davvero in pochi. Oggi mi ritrovo nell’assemblea nazionale del Pd, ho l’onore di presiedere il Big Bang Irpinia e Matteo Renzi è Presidente del Consiglio e segretario nazionale del Partito. Noi quel percorso lo abbiamo fatto insieme ed oggi avverto la grande responsabilità di rappresentare in questa contesa quell’idea di politica e di Pd».

Venendo all’Irpinia, Palmieri ha individuato nel merito, nella qualità e nell’innovazione le tre grandi leve sulle quali coltivare la rinascita di questa terra squassata dai tagli ai servizi primari, da una crisi economica senza precedenti e dall’assenza di qualsiasi meritocrazia. «Io rappresento la politica che vuole governare i processi, la politica che pensa e che decide ma che poi fa un passo indietro. E, permettetemi, rappresento la speranza per tanti giovani di questa terra alla ricerca di un futuro, sono figlio di un operaio e di una casalinga e anche questa è la mia forza»


fonte: www.orticalab.it

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