«I nomi in corsa sono tanti, l’importante è rappresentare le istanze dei territori. Chi meglio di un sindaco può essere il garante delle comunità?». A parlare è Stefania Di Cecilia, primo cittadino di Villamaina, dirigente provinciale del Partito Democratico, riferimento di Big Bang Irpinia.

Big Bang Irpinia ha partecipato con grande entusiasmo all’incontro con il direttore generale del MIUR, dottoressa Simona Montesarchio, che si è tenuto a Baiano lo scorso 20 marzo, sul tema dell’edilizia scolastica, promosso dall’ANCI Campania, con la Partecipaizone dell’on. Luigi Famiglietti, del sindaco Enrico Montanaro e di  Oreste Ciasullo, dell’esecutivo Anci Campania.

Anche il Big Bang Irpinia, ha voluto fortemente essere presente a Villamaina al convegno promosso dal primo cittadino Stefania Di Cicilia e dall’Anci Campania, sul tema “Proposte di riorganizzazione della medicina territoriale“, animato dai riferimento istituzionali in materia, dall’on. Luigi Famiglietti e dal responsabile nazionale Sanità del Partito Democratico, on. Federico Gelli.

Con Beniamino per il PD

sabato 14 marzo 2015 by

Ieri sera, il Big Bang Irpinia, l’associazione che unisce i “Comitati Renzi” sorti in provincia di Avellino nell’autunno del 2012, grazie all’apporto di chi ha creduto, per prima, nella visione riformista e di attenzione alle sorti del governo e delle istituzioni rappresentata da Matteo Renzi, si è riunita per offrire al Partito Democratico la propria posizione in merito alle imminenti elezioni per il rinnovo del Consiglio regionale.

L’Associazione “Big Bang Irpinia” esprime solidarietà e vicinanza ai 16 Comuni irpini che, in base alla proposta di Legge sul “Riordino del servizio idrico integrato”, rischiano di essere associati all’articolazione territoriale “Sarnese – Vesuviana” attualmente gestita dalla Gori S.p.a.

“Impossibile leggere il voto con il gioco delle correnti. Nessuno si può intestare la vittoria di De Luca, ora uniti e liste giovani”: Luigi Famiglietti a tutto campo Il deputato democratico: «Impossibile leggere il voto con il gioco delle correnti. La maggior parte degli elettori, qui come altrove, non era iscritta al Pd» (…leggi l’intervista su Orticalab)

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